CURRICULUM AVV. ANTONIO SANTAGATI
Lo studio legale Santagati, si pone l’obiettivo di offrire ai propri clienti la lunga esperienza professionale maturata nel corso degli anni e, pertanto, un servizio altamente qualificato in ambito di infortunistica stradale e del lavoro, sia in sede civile che in sede penale; di responsabilità medica e consulenze in diritto societario e procedure espropriative quali: espropriazione per pubblica utilità, espropriazioni appropriative, espropriazioni usurpative. Si occupa anche di arbitrati e diritti dei disabili.
Ha svolto le superiori attività presso i Tribunali di gran parte dell’Italia (Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Molise, Veneto) nonché presso la Suprema Corte che ha riformato, decidendo nel merito o cassando con rinvio, le seguenti decisioni emesse:
a) dal Giudice di Pace di Gela: Sentenze della Cassazione n.6243/00, n. 13648/01 e n.21421/06.
b) dal Tribunale Civile di Gela: Sentenze della Cassazione n. 15155/03, n. 5252/06, n.26284/07, n.3980/07, n. 3985/07, n. 11676/07, n. 21286/07, n.10423/07, n. 16810/08, n.5309/08, n.15997/08, n. 25148/08, n. 21498/09, n. 18924/09, n. 22596/09, n. 20848/10, n. 23952/10, n. 695/10, N.8729/10, 20848/10 e N. 22027/11, 3304/13; 12801/15; n. 22883/15.
c) dal Tribunale Penale di Gela: Sentenza della Cassazione N. 11640/2012
d) dal Tribunale di Agrigento: Sentenze della Cassazione n. 16047/06 e n 5909/11.
e) dal Tribunale di Caltanissetta: Sentenze della Cassazione n.3064/07 e n.23694/11.
f) dalla Corte d'Appello di Caltanissetta: Sentenze della Cassazione n. 20616/05; n. 14964/06, 15802/09, n. 8568/12 e n. 11296/15;
g) della Corte d'Appello di Catania: Sentenze della Cassazione n.348/08, n. 24849/08, 27840/08, , 9725/10, n. 12164/11, n. 18190/11, n. 26655/11, n. 26656/11, n. 26657/11, n. 27866/11, n. 4154/12, n. 4155/12, n. 15136/12, n. 15139/12, 15140/12, n.15141/12, n. 18330/12, n.18331/12, n.18332/12, n.1833/12, n. 20083/12, n.21314/12, n.21315/12, n. 1295/13, n. 1296/13, n. 1301/13, n.1364/13, n. 15180/13, n.1918/13, n.1920/13, n.1921/13, n.1926/13, n. 1927/13, n. 1928/13, n.1930/13, n. 1931/13, n.1933/13, n. 1935/13, n.4970/13, n. 5918/13, n.24685/13, n. 1193/14, n. 1679/14, n. 1680/14, n. 13713/14 e n. 18702/14;
h)dalla Corte d'appello di Palermo Sentenza della Cassazione N.30845/2018.
Nel 1995 assume la carica di V.Pretore Onorario, depositando, nella qualità, numerose sentenze civili e penali.
Degni di rilievo sono inoltre:
A) due procedimenti relativi a due incidenti stradali, entrambi con esito mortale. Nelle circostanze il G.I.P. del Tribunale Penale su richiesta del P.M. aveva disposto l’archiviazione. Il Tribunale civile di Gela, in entrambi i casi, aveva rigettato la domanda proposta in sede civile dagli eredi. Impugnate entrambe le sentenze, la Corte d’appello di Caltanissetta, in sede civile, ha riformato le sentenze emesse dai Giudici del Tribunale, accogliendo le richieste di risarcimento proposte con i rispettivi atti di appello: (Sentenze n. 160/09 e n. 165/07 della Corte d’Appello di Caltanissetta).
B) Un procedimento, coltivato sia in sede civile che in sede penale relativo ad un incidente sul lavoro subito da L.T. il quale, cadendo mentre smantellava un palo della luce a circa 20 mt di altezza, riportava un’invalidità permanente del 70%. Durante il procedimento penale di 1° grado il datore di lavoro veniva assolto. A seguito di impugnazione, la Corte d’Appello di Caltanissetta, in riforma della sentenza impugnata, condannava il datore di lavoro alle pene di legge ed al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede. La Corte di Cassazione confermava tale sentenza penale. Già in precedenza instaurato il procedimento civile, lo stesso perveniva all’udienza di precisazione delle conclusioni allorchè il procedimento penale si era già definitivamente concluso. Ciò imponeva una decisione nel merito al Giudice civile il quale, invece, dichiarava l’estinzione del procedimento civile. Impugnata tale decisione la Corte d’Appello di Caltanissetta accoglieva il gravame e disponeva nuova T.U. con sentenza parziale.
La società assicuratrice, chiamata in garanzia, impugnava la sentenza parziale dinanzi la Cassazione che, rigettava il ricorso.
Quindi la Corte d’Appello di Caltanissetta, mutato il giudice relatore, dopo il deposito della consulenza medica, con sentenza definitiva rigettava l’appello condannando T.L. alle spese.
Avverso tale errata e cervellottica decisione, veniva proposta impugnazione per revocazione per essere la stessa contraria ad altra decisione definitiva della Cassazione!
La società assicuratrice, dopo la notifica del ricorso per revocazione, metteva a disposizione di T.L. i massimali di polizza, oltre le spese di tutti i gradi di giudizio.
Negli ultimi anni lo Studio si è dedicato alla tutela dei diritti dei disabili. Tutela che spesso ha dovuto richiedere al TAR di Catania ed al TAR di Palermo, riscuotendo, anche in tali circostanze, benevolo riscontro.
Meritano rilievo i numerosi ricorsi volti ad ottenere un maggior numero di ore di sostegno, per studenti diversamente abili, accolti dal T.A.R. Sicilia; nonché, infine, un procedimento giudiziario, a lieto fine, intrapreso con ricorso urgente (art. 700 c.p.c.) al Giudice del Lavoro del Tribunale di Ragusa inteso a far richiedere l’assistenza infermieristica a suola per un giovane studente con spina bifida. Il Ricorso inizialmente veniva rigettato; così come veniva rigettato anche il reclamo al Collegio, sebbene il CTU nominato dal Tribunale, avesse accertato la necessità per il giovane studente di avere l’assistenza infermieristica a scuola durante la ricreazione. Intrapreso il giudizio di merito, nel cui fascicolo veniva inserita la reazione resa dal C.T.U. nel precedente procedimento di Reclamo al Collegio, alla 1ª udienza il sottoscritto chiedeva che la causa sufficientemente istruita fosse posta in decisione ed il Giudice del Lavoro del Tribunale di Ragusa accoglieva il ricorso, concedendo un diritto tutelato dalla legge nazionale, costituzionale ed internazionale.
